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Per giovani / Consigli/Ottieni aiuto/FAQ

Domande e risposte utili per chi vuole affrontare o cambiare le cose

Dubbi, paure, situazioni difficili: qui trovi risposte semplici e dirette alle domande più comuni. Per capire meglio, agire con consapevolezza e non sentirti solo.

Succede a molte persone di sentirsi escluse in alcuni momenti, ma non deve diventare la regola. Se noti che vieni ignorato, preso in giro o isolato in modo costante, parlane con qualcuno di fiducia: un insegnante, un allenatore, un adulto che stimi. Agire è il primo passo per cambiare le cose.

Restare in silenzio spesso significa accettare quello che succede. Se ti accorgi che qualcuno subisce prese in giro o viene umiliato, puoi fare la differenza anche solo dicendo “Basta” o raccontando il fatto a un adulto. Difendere non è fare la spia: è scegliere da che parte stare.

Fagli sapere che ci sei. Anche un semplice “Ti va di parlarne?” può aiutare. A volte le persone hanno solo bisogno di sentire che qualcuno si accorge di loro. Se noti che la situazione non cambia, parlane con un adulto: non lo stai tradendo, lo stai aiutando.

Sì, è più comune di quanto pensi. I social possono connettere, ma non sempre fanno sentire davvero vicini. Cerca momenti veri con persone reali: una chiacchierata dal vivo, uno sport, una passeggiata con qualcuno che ti ascolta.

Segnala subito il profilo alla piattaforma. Fai screenshot e mostra tutto a un adulto. Il cyberbullismo è un reato e non devi affrontarlo da solo. Anche se ti sembra imbarazzante, raccontarlo è la mossa giusta.

Non devi farcela da solo. Allenare l’autostima, farsi forza con le proprie passioni e circondarsi di chi ti vuole bene può aiutare. E se ti serve una mano, ci sono adulti pronti ad ascoltarti: non aspettare che tutto esploda.

Basta un piccolo gesto: accogliere chi è nuovo, dire no alle battute cattive, far sentire tutti parte del gruppo. Il rispetto si costruisce ogni giorno. Se vuoi fare di più, proponi un’idea al tuo docente o partecipa a iniziative contro il bullismo: le tue azioni contano.

Riconoscere che c’è un problema è già un grande passo. Cerca di capire cosa scatena la rabbia e prova a parlarne. L’aggressività può ferire gli altri e te stesso. Puoi scegliere un modo diverso per dire come stai.

Anche se può sembrare inutile, parlare è l’unico modo per farsi sentire davvero. Trova la persona giusta: un fratello, una sorella, un prof, un educatore. Parlare può non risolvere tutto subito, ma apre una strada.

Se ti senti preso di mira, umiliato, escluso o deriso più volte e ti sembra che succeda solo a te, allora sì: è bullismo. Non ignorarlo. Anche se può sembrarti “esagerato” dirlo, hai diritto a vivere bene a scuola e con gli altri. Agisci.

Non sei solo. Puoi parlarne con un adulto di cui ti fidi: un insegnante, un genitore, un allenatore, un educatore o il referente scolastico per il bullismo. Anche se ti sembra difficile, chiedere aiuto è un atto di coraggio. Esistono persone pronte ad ascoltarti e a fare qualcosa insieme a te per cambiare la situazione.