Ogni giorno, migliaia di studenti subiscono atti di bullismo tra i banchi di scuola.
Umiliazioni, violenze verbali e fisiche vengono spesso liquidate come “ragazzate”, ma dietro questi episodi si nascondono sofferenze profonde, con conseguenze gravi sulla salute mentale, sull’autostima e sul rendimento scolastico dei giovani.
La nuova legge sul bullismo del 2025, approvata dal Parlamento italiano, segna una svolta epocale: non solo riconosce il bullismo come fenomeno strutturale e sistemico, ma introduce obblighi stringenti per docenti e dirigenti scolastici, che diventano responsabili diretti della prevenzione e dell’intervento.
Cosa prevede la legge 2025 sul bullismo scolastico
Approvata con ampio consenso bipartisan, la legge 2025 introduce un quadro normativo più rigoroso per contrastare bullismo e cyberbullismo. Ecco i punti chiave:
- Responsabilità oggettiva delle istituzioni scolastiche
Le scuole hanno ora l’obbligo formale di monitorare, prevenire e intervenire in tutti i casi di bullismo noti o sospettati. L’omissione può comportare sanzioni disciplinari e, nei casi più gravi, profili di responsabilità penale o civile per i dirigenti e il personale scolastico. - Formazione obbligatoria per il personale scolastico
Tutti i docenti e ATA devono partecipare ogni anno ad almeno 8 ore di formazione sui temi del bullismo, cyberbullismo, disagio giovanile e tecniche di gestione dei conflitti. I corsi saranno certificati e validi per i crediti formativi. - Sportelli di ascolto e referenti antibullismo
Ogni scuola dovrà istituire uno sportello di ascolto psicologico accessibile agli studenti e nominare almeno un referente antibullismo, formato e riconosciuto, per la gestione dei casi e l’interazione con le famiglie. - Piani di prevenzione personalizzati
I collegi docenti devono redigere piani annuali di prevenzione, con interventi educativi, momenti di confronto in classe, attività di sensibilizzazione e collaborazione con associazioni e psicologi.
Quali sono gli obblighi per docenti e dirigenti scolastici
La legge non si limita alla scuola in quanto istituzione, ma entra nel dettaglio delle responsabilità individuali.
- Per i docenti: è obbligatorio segnalare qualsiasi comportamento riconducibile al bullismo al dirigente scolastico, anche in assenza di denuncia formale da parte della vittima.
- Per i dirigenti: vige l’obbligo di avviare immediatamente le procedure previste, coinvolgendo referenti interni e specialisti esterni.
- Per entrambi: la negligenza o l’omissione saranno sanzionate con provvedimenti disciplinari, anche gravi.
Un cambiamento radicale che rafforza il messaggio: il bullismo non è più tollerato e l’intera comunità scolastica è chiamata a rispondere attivamente.
Strumenti e risorse per prevenire il bullismo
Prevenire il bullismo a scuola richiede un approccio strutturato, che combini formazione, ascolto attivo, strumenti tecnologici e supporto specialistico. Fortunatamente, le scuole possono contare oggi su una serie di risorse operative e digitali sempre più accessibili e aggiornate.
- Materiali didattici certificati
Il Ministero dell’Istruzione mette a disposizione, tramite la Piattaforma Unica, una serie di materiali formativi validati scientificamente: schede didattiche, video, slide, moduli interattivi e linee guida per gestire e prevenire episodi di bullismo e cyberbullismo. Sono strumenti ideali per progettare lezioni tematiche e attività di gruppo. - Partnership con enti e associazioni specializzate
Le scuole possono stipulare convenzioni con realtà esperte come l’Osservatorio Nazionale sul Bullismo e sul Disagio Giovanile (ONBD), che offrono percorsi formativi, sportelli di ascolto, attività esperienziali e incontri con professionisti del settore educativo, psicologico e sportivo. - Piattaforme digitali per segnalazioni anonime
Diverse scuole stanno adottando soluzioni digitali che permettono agli studenti di segnalare in modo anonimo episodi di bullismo, anche attraverso app o moduli protetti da password. Questo aumenta la possibilità di intercettare situazioni nascoste, specialmente tra i più timidi o impauriti. - App educative e serious games
Per le scuole primarie e secondarie sono disponibili app e giochi di ruolo digitali che simulano dinamiche sociali e aiutano i ragazzi a riconoscere comportamenti scorretti, sviluppare empatia e allenare le proprie capacità relazionali. Un esempio sono i giochi interattivi che mettono gli studenti nei panni di una vittima, di uno spettatore o di un bullo, stimolando il confronto e la riflessione. - Toolkit operativi per docenti e famiglie
Alcune associazioni forniscono kit completi di materiali con schede per l’osservazione comportamentale, protocolli di intervento, lettere informative per le famiglie e griglie di monitoraggio, per facilitare l’azione coordinata scuola-famiglia.
Proposte didattiche e attività integrative
Accanto agli strumenti formali, promuovere una cultura scolastica inclusiva è fondamentale per agire in profondità contro il bullismo. L’educazione alle emozioni, al rispetto e alla diversità si costruisce anche fuori dall’orario di lezione, grazie ad attività integrative che coinvolgano attivamente gli studenti.
- Progetti di Peer Education
Il modello della Peer Education (educazione tra pari) prevede che studenti più grandi, opportunamente formati, diventino tutor o facilitatori per i più piccoli. Attraverso workshop, giochi di ruolo, simulazioni o momenti di dialogo, si favorisce un clima di fiducia tra pari e si trasmettono messaggi positivi in modo più diretto e credibile. - Laboratori di teatro sociale
Il teatro si rivela uno strumento potentissimo per dare voce alle emozioni e stimolare la riflessione. I laboratori teatrali aiutano gli studenti a mettersi nei panni dell’altro, a rielaborare esperienze personali o collettive, e a condividere vissuti in uno spazio protetto e non giudicante. - Incontri con testimonial e role model
L’intervento di campioni dello sport, artisti, attivisti o giovani che hanno vissuto esperienze di bullismo può lasciare un’impronta duratura. Questi incontri rappresentano momenti di ispirazione autentica: i ragazzi ascoltano storie vere di resilienza e trasformazione che li aiutano a sentirsi meno soli e più motivati a chiedere aiuto. - Progetti di educazione emotiva e cooperativa
Attività come il circle time, le mappe delle emozioni, i laboratori sul linguaggio non ostile o la costruzione di regole condivise di convivenza aiutano la classe a riconoscere dinamiche relazionali tossiche e a costruire un clima scolastico più sano. - Sport e inclusione
Lo sport, se ben guidato, può diventare uno strumento di prevenzione straordinario. Attività sportive non competitive, giochi cooperativi e discipline che valorizzano il rispetto reciproco insegnano ai ragazzi la gestione delle regole, la fiducia nel gruppo e il valore dell’inclusione.
Un esempio concreto di applicazione di queste attività è il progetto “Campioni di Vita” promosso da ONBD: incontri online e in presenza con atleti olimpici, percorsi educativi e materiali pronti all’uso, fruibili anche attraverso la piattaforma digitale formazione.accademiadeicampioni.it.
Il ruolo di ONBD e del Comitato Scientifico
L’Osservatorio Nazionale sul Bullismo e sul Disagio Giovanile (ONBD) è in prima linea da anni su questi temi. Attraverso il progetto Accademia dei Campioni, ONBD porta gratuitamente nelle scuole italiane campioni dello sport e professionisti della salute mentale per affrontare in modo concreto il bullismo e il disagio giovanile.
Il Comitato Scientifico ONBD, composto da psicologi, avvocati, educatori e rappresentanti delle forze dell’ordine, fornisce linee guida autorevoli per aiutare scuole, famiglie e studenti a gestire situazioni complesse, nel pieno rispetto della normativa e del benessere dei minori.
Gli strumenti che ONBD mette a disposizione delle scuole e dei giovani
All’interno di questo impegno costante, ONBD mette a disposizione delle scuole la piattaforma formazione.accademiadeicampioni.it, un ambiente digitale sicuro e strutturato dove dirigenti, docenti e studenti possono accedere a percorsi formativi certificati, contenuti multimediali, video testimonianze di campioni dello sport e materiali aggiornati sul tema del bullismo e del disagio giovanile.
La piattaforma offre strumenti concreti per la prevenzione, l’intervento e la sensibilizzazione. ONBD è inoltre disponibile a fornire alle scuole materiali informativi personalizzati, contatti diretti dei referenti territoriali, e link utili ai servizi di supporto psicologico e legale, costruendo così un ponte reale tra formazione, ascolto e azione.
Il bullismo non è mai un problema da minimizzare. Con la legge 2025, lo Stato italiano ha posto un faro chiaro sulla responsabilità educativa della scuola e dei suoi operatori. Ma il vero cambiamento inizia dalla cultura: solo una comunità scolastica consapevole e preparata può prevenire e contrastare il bullismo.
ONBD è al fianco di scuole, genitori e studenti per costruire insieme un ambiente sicuro, inclusivo e rispettoso.
Perché nessun ragazzo deve sentirsi solo.