Questa pagina è stata scritta pensando a te
A te che forse stai vivendo un momento difficile. A te che magari hai visto qualcosa che non ti è piaciuto, ma non sapevi come reagire. A te che ti senti diverso, escluso, arrabbiato, confuso.
Sappiamo che crescere oggi non è semplice. Ci sono sfide nuove, che passano anche dallo schermo del cellulare. Ma una cosa deve esserti chiara: non sei solo.
Insieme a genitori, insegnanti, educatori, professionisti e compagni di scuola, puoi affrontare ogni tipo di disagio e costruire uno spazio in cui sentirti al sicuro, libero di essere te stesso, rispettato.
Questa guida non ti darà tutte le risposte, ma può aiutarti a riconoscere cosa sta succedendo, capire come comportarti, e soprattutto chi può aiutarti davvero.
1. Cos’è davvero il bullismo?
2. Chi è il bullo e chi è la vittima?
3. E se non fai nulla, ma vedi tutto?
4. Il bullismo diventa digitale: il cyberbullismo
5. Cosa puoi fare se subisci cyberbullismo?
6. E se sei tu a prendere in giro?
7. La scuola ha un ruolo importante
8. Come prevenire il bullismo
9. Se sei testimone, diventa alleato
10. Cosa puoi fare, davvero?
11. Ti serve aiuto? Ecco a chi puoi rivolgerti
12. Insieme si può cambiare
1. Cos’è davvero il bullismo?
Il bullismo non è solo uno scherzo pesante o una presa in giro. Si tratta di qualcosa di molto più serio. Quando una persona viene esclusa, umiliata o aggredita in modo ripetuto, sia da un singolo che da un gruppo, siamo di fronte a un vero e proprio atto di bullismo.
Può accadere ovunque: in classe, negli spogliatoi, per strada o online, ad esempio su Instagram. Ciò che davvero conta, però, è l’effetto che ha su chi lo subisce. Il dolore, il senso di isolamento e la paura non sono mai giustificabili.
Spesso, chi è vittima di bullismo si sente solo, sbagliato o fuori posto. Tuttavia, è importante sapere una cosa: non è colpa tua. Non sei “troppo sensibile”, né debole. Al contrario, è chi sceglie di ferire gli altri ad avere un problema, e deve essere fermato. Per questo, parlarne è sempre il primo passo.
Il bullismo può assumere tante forme:
- Fisico: spinte, pugni, calci, strattoni.
- Verbale: insulti, prese in giro, soprannomi offensivi.
- Relazionale: escludere qualcuno, diffondere voci, isolarlo.
- Digitale (cyberbullismo): attacchi sui social, messaggi offensivi, diffusione di foto o video.
Chi subisce bullismo non ha colpa. Non c’è niente di sbagliato nell’essere un po’ timidi, vestirsi in modo diverso, avere un accento particolare o faticare a scuola.
Chi prende in giro gli altri per queste cose sta sbagliando.
2. Chi è il bullo e chi è la vittima?
Il bullo può essere chiunque: un compagno, un’amica, qualcuno che sorride davanti ai professori ma che ti fa sentire piccolo quando non guarda nessuno. Spesso il bullo prende di mira qualcuno per il suo aspetto, per il modo in cui si veste o parla, per il suo rendimento scolastico, oppure perché ha pochi amici o fa più fatica a socializzare.
Dall’altra parte, chi subisce bullismo può essere chiunque, anche la persona più gentile o quella che non dà fastidio a nessuno. Il bullismo si nutre del silenzio, dell’indifferenza e della paura. Ma ogni storia può cambiare, se si trova il coraggio di chiedere aiuto.
3. E se non fai nulla, ma vedi tutto?
Forse non sei tu il bullo, e nemmeno la vittima. Ma sei lì. Vedi, senti, leggi i messaggi. Magari ti scappa anche una risata. Non pensi di far male a nessuno. Eppure…
Essere spettatori passivi del bullismo significa diventare complici, anche senza volerlo. Un commento sotto un post offensivo, una condivisione, un like sotto un meme umiliante: tutto questo dà forza al bullo e aumenta il dolore della vittima.
Rompere il silenzio è il primo passo per cambiare le cose.
4. Il bullismo diventa digitale: il cyberbullismo
Il cyberbullismo è una forma di bullismo che avviene online: su WhatsApp, TikTok, Instagram, Snapchat, nei gruppi privati o nei commenti pubblici sui social.
È subdolo, perché spesso accade senza che gli altri se ne accorgano. E anche se chi lo fa dice che “è solo uno scherzo”, il segno che lascia dentro di te può essere tutt’altro che divertente.
Immagina una presa in giro che viene registrata, condivisa e che può restare online per sempre. Un video, una foto, un messaggio di troppo possono rovinare la giornata, la settimana… o la vita.
Ma non sei solo: esistono strumenti concreti per difenderti.
5. Cosa puoi fare se subisci cyberbullismo?
Se ti senti preso di mira online:
- Non rispondere con rabbia o offese. Potresti peggiorare la situazione.
- Salva le prove. Screenshot, messaggi, link: tutto può servire se deciderai di denunciare.
- Blocca chi ti infastidisce. Ogni social ha strumenti per segnalare, oscurare o rimuovere contenuti.
- A un adulto di fiducia: un genitore, un insegnante, un educatore, un’educatrice. Non devi gestire tutto da solo.
- Chiedi la rimozione dei contenuti. Se hai più di 14 anni puoi farlo tu, altrimenti servono i tuoi genitori. Se il social non risponde, puoi segnalare tutto al Garante per la protezione dei dati personali.
Ricorda: quello che stai vivendo è reale e merita attenzione.
6. E se sei tu a prendere in giro?
Se ti accorgi che a volte esageri, che prendi di mira qualcuno solo per farti notare, o che fai battute pesanti sperando che gli altri ridano, fermati un momento. Chiediti perché.
Spesso chi si comporta da bullo ha bisogno di sentirsi forte, accettato, ammirato. Ma ferire qualcuno non è mai un modo giusto per farsi rispettare. È un’illusione. Dietro al comportamento del bullo, spesso ci sono insicurezze, paure, rabbia. Parlare con un adulto, con uno psicologo o con una persona di fiducia non è un segno di debolezza. È un atto di coraggio.
7. La scuola ha un ruolo importante
Forse non lo sai, ma esiste una legge (n. 71 del 2017) che obbliga le scuole a intervenire contro il cyberbullismo. Ogni istituto ha un docente referente e un piano per affrontare questi episodi.
E non si tratta solo di punire: le scuole devono educare, proteggere, ascoltare. Anche tu, come studente, puoi avere un ruolo attivo: segnalare, supportare un compagno, proporre attività contro il bullismo.
Non sottovalutare il potere di una parola gentile o di una presa di posizione chiara. A volte basta poco per rompere il muro del silenzio.
8. Come prevenire il bullismo (e costruire un ambiente migliore)
La prevenzione non è qualcosa che fanno solo i “grandi”. È un gioco di squadra. E tu puoi essere parte della soluzione. Ecco alcune cose importanti da ricordare:
- Parla, sempre. Con amici, adulti, tutor. Non chiuderti. Raccontare è un modo per proteggersi.
- Rispetta le differenze. Nessuno è uguale, e non deve esserlo. Essere diversi non è un difetto.
- Pensa prima di scrivere. Dietro uno schermo c’è una persona vera. Le parole fanno male.
- Proteggi i tuoi dati. Non condividere troppe informazioni personali. Foto, storie, luoghi: pensa bene a chi le vede.
- Non identificarti con i like. I social non definiscono il tuo valore. Sei molto di più.
9. Se sei testimone, diventa alleato
Hai un potere enorme: puoi decidere da che parte stare. Se vedi qualcuno che viene bullizzato, non voltarti. Non è facile, ma puoi:
- Parlare con quella persona, anche solo per farla sentire vista.
- Segnalare in forma anonima, se hai paura.
- Informare un adulto. Sempre.
Ricorda: non serve essere un supereroe per fare la differenza. Basta essere umano.
10. Cosa puoi fare, davvero?
Se sei vittima:
- Non colpevolizzarti.
- Parla, anche solo con una persona.
- Non reagire con rabbia.
- Salva le prove.
- Blocca e segnala.
Se sei testimone:
- Non ridere o alimentare la situazione.
- Stai vicino alla persona coinvolta.
- Parla con un adulto.
- Dai l’esempio agli altri.
Se sei stato tu a prendere in giro:
- Rifletti sul perché lo hai fatto.
- Chiedi scusa.
- Lavora su te stesso.
- Cambiare è possibile, e fa bene.
11. Ti serve aiuto? Ecco a chi puoi rivolgerti
Non devi affrontare tutto da solo. In Italia esistono servizi gratuiti, con persone preparate che possono ascoltarti, aiutarti, proteggerti. Alcuni esempi:
- Telefono Azzurro – 1 96 96 o chat su www.azzurro.it
- Numero verde contro il bullismo – 800 669 696 – attivato dal Ministero dell’Istruzione.
- Sportelli di ascolto scolastici – presenti in moltissimi istituti.
- Associazioni come Osservatorio Nazionale sul Bullismo e sul Disagio Giovanile, che lavorano ogni giorno per difendere i tuoi diritti.
12. Insieme si può cambiare
Il bullismo e il cyberbullismo sono problemi seri, ma possono essere affrontati e sconfitti. Non con la rabbia, ma con il coraggio. Non da soli, ma insieme: ragazze e ragazzi, genitori, insegnanti, educatori, professionisti.
La tua voce conta. Il tuo silenzio, anche.
Scegli di agire. Scegli di rispettare. Scegli di essere diverso da chi ferisce.
Perché ogni volta che ti metti dalla parte di chi soffre, sei tu a fare la differenza. E forse, senza saperlo, stai salvando una vita.
Non sei solo nel buio. Basta una scintilla per accendere il cambiamento.